Vittorio Zecchin (1878-1947) nato da una famiglia di vetrai, diplomatosi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, si dedica dapprima alla pitturae, nel 1922, diviene disegnatore, progettista e direttore tecnico della Cappellin, Venini & C. Collaborò con la Ferro-Toso del 1930, con la AVEM nel 1932, con la SALIR dal 1932 al 1938, con la Seguso Vetri d'Arte e da ultimo con la Fratelli Toso dal 1938. Contemporaneamente si dedicò all'insegnamento presso la Scuola d'Arte Vetraria Abate Zanetti di Murano.
Il suo stile, assolutamente autonomo, si ispirava al gusto "Wiener Stil" dei lavori di Josef Hoffmann così come la grande tradizione veneziana: valgano come esempio il vaso "Veronese" e il vaso "Libellula" in vetro soffiato
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